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mentono sapendo di mentine

lunedì 26 aprile 2010

Il 25 aprile secondo Gianmaria Testa


Anche quest’anno il concerto-happening nelle Langhe cuneesi Insieme ai partigiani, le parole «semplicie e dure» di Erri De Luca

di Paolo Odello

Di nuovo sul palco della palestra comunale di Treiso, Langhe cuneesi terra di memoria partigiana e non solo di vini e tartufi. Gianmaria Testa in concerto per mantenere vivo quel 25 aprile che in troppi vorrebbero archiviare una volta per tutte. Lo affiancano Gabriele Mirabassi con il suo clarinetto, e le parole «semplici e dure» dello scrittore Erri De Luca. Concerto gratuito aperto a tutti (fino ad esaurimento dei posti), che chiude i festeggiamenti per il 25 aprile organizzati a Treiso (Cn) dall’Anpi. Un appuntamento che è ormai una tradizione, quel ritrovarsi fra amici, su di un palco montato alla buona. Un appuntamento che è ormai arrivato alla sua nona edizione. È dal 1956 che i partigiani vanno a Treiso, ogni 25 aprile si arrampicano in lenta processione fino al pilone eretto in ricordo del sacrificio dei Fratelli Ambrogio assassinati dai fascisti nel 1944. Ma è solo dall’aprile 2001 che, per iniziativa del Comandante Paolo Farinetti, alla fiaccolata ufficiale si aggiunge il concerto. Da sempre garantito dalla chitarra e dalla voce di Gianmaria Testa e dai vari amici che nel corso degli anni lo hanno affiancato. Musicisti, scrittori, giornalisti. Michele Serra, Giovanna Zucconi, Piero Ponzo, Nicola Negrini, Carlin Petrini: sul palco della palestra comunale sono passati in tanti. L’appuntamento è come sempre in piazza, poi, terminata la fiaccolata, ci si ritrova nella palestra, per raccontarsi, per ricordare, come si fa amici. «Ogni anno, purtroppo, i partigiani sono un po’ più vecchi, ogni anno, di conseguenza, la processione al Pilone, fatta rigorosamente a piedi, dura un pochino di più. Diventa difficile, perciò, indicare con esattezza l’orario di inizio. Ma non dimentichiamoci che non siamo a teatro, che questo non è un concerto come gli altri per i quali si paga un biglietto per entrare. Questa giornata è piuttosto la testimonianza della “nostra Resistenza”. Non dimentichiamolo», puntualizzano gli organizzatori. E infatti sul palco non si alternano oratori ufficiali e discorsi commemorativi, non parlano le autorità. «La gente riempie la palestra in silenzio e ascolta – racconta Gianmaria Testa - Qualcuno arriva da lontano. Molti sono giovani come i Fratelli Ambrogio e gli altri partigiani nel ’44. Ogni volta, prima del concerto, mi dico che cantare è poco, che ci vorrebbe un segno più forte, almeno un grido, per questi tempi di resistenza nuova. Ogni volta mi dico che il concerto è solo un pretesto. Conta la presenza. E il rifiuto di dimenticare». E proprio per non dimenticare, a poco più di un anno dalla scomparsa dell’ideatore dell’evento, il Comandante Paolo, quest’anno al concerto si aggiunge la creazione di un premio intitolato al comandante partigiano. «Voluto dalla famiglia Farinetti e promosso dall’Anpi di Alba insieme a Istituto storico della Resistenza di Cuneo e al Comune di Alba, città medaglia d’oro al valor militare – spiegano gli organizzatori – il premio è rivolto a opere scientifiche, cinematografiche, teatrali dedicate al tema della Resistenza nelle Langhe e nel Piemonte». La nuova iniziativa si propone di essere stimolo per quanti vogliano misurarsi con il patrimonio di esperienze e valori che Resistenza e Liberazione hanno lasciato in eredità.

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