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mentono sapendo di mentine

martedì 20 ottobre 2009

"John Doe chiude al N77 ma non succerà in silenzio!


Petizione contro l'EURA editoriale per non fa chiudere John Doe nel silenzio. Se proprio dovrà essere sepolto faremo un funerale molto rumoroso. questa petizione va rivolta alla nuova proprietà dell'EURA editoriale,che,senza alcun preavviso agli stessi autori,ha deciso di chiudere il fumetto italiano più rivoluzionario e seguito degli ultimi anni,lasciando increduli,allibiti,arrabbiati e desiderosi di una netta marcia indietro tutti i numerosissimi fruitori del fumetto.
se proprio la nuova direzione editoriale dell'eura intende rinnovarsi deve partire proprio con il fumetto di punta,ciò che probabilmente le ha dato prestigio negli ultimi anni,JOHN DOE. Facciamo sentire la nostra voce e non permettiamo di distruggere un sogno,ancor prima che un fumetto,non facciamo morire John Doe nel silenzio.

John Doe è un mensile a fumetti italiano edito dall'Eura Editoriale.
Gli ideatori della serie sono Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli, con il contributo di Massimo Carnevale per la caratterizzazione grafica dei personaggi e copertinista della serie, mentre tra i disegnatori vi sono Alessio Fortunato, Marco Farinelli e Walter Venturi, nonché Riccardo Burchielli (ora in prestito alla DC-Vertigo).

John Doe lavora per la "Trapassati Inc.", che si occupa della gestione della morte, e nella quale riveste un ruolo importante. Lavora alle dirette dipendenze della Morte, una donna bellissima dal sarcasmo pungente e i modi pratici, per la quale si occupa di risolvere i casi più difficili.

Ha amato molte donne ma ora vive una relazione stabile con la sua compagna Tempo, che in effetti è l'essenza del tempo, e grazie alla sua capacità di controllarlo ha aiutato il protagonista in molte occasioni.

Nelle sue avventure John Doe è aiutato da molti personaggi, alcuni impiegati nella Trapassati, altri provenienti dal "Regno", un luogo al di fuori del tempo e dello spazio in cui vivono esseri immortali ed essenze come ad esempio Tempo, Guerra, Fame, Pestilenza, Ingenuità e un corpo di polizia formato da severi energumeni con poco cervello e modi violenti.


venerdì 16 ottobre 2009

YES WE CAMP

yes we camp alberto puliafito ik produzioni 3e32

A proposito di Terremoto


Giovedì 15 ottobre 2009
presso TRA ME
Via S .Pellico 34/c – CARIGNANO
alle ore 20,30 precise

... a proposito diterremoto!

incontro con il Comitato 3.32 - L’Aquila

Comitato 3.32″: l’ora dell’apocalisse, ma anche l’ora della ripartenza per L’Aquila.
Il nome e il comitato sono nati su iniziativa di un gruppo di giovani.
All’inizio doveva chiamarsi “Comitato per la rinascita dell’Aquila”
poi si e’ deciso di optare per l’ora della scossa che ha distrutto la citta.
“Vogliamo ripartire proprio da quell’istante”

Alberto Puliafito – regista IK Produzioni Torino
presenta il suo film
“Yes, we camp – appunti sul cratere”
immagini, testimonianze, voci dalle tendopoli, dal G8 ad oggi

Durante la serata sarà presentato il volume

STATALE 17
storie minime transumanti
di Barbara SUMMA - EXÒRMAEDIZIONI

La Statale 17 corre in Abruzzo tra la conca aquilana e il piano di Navelli.
Ricalca un antico tratturo e rivela una storia stratificata e complessa.
Questo è un libro di storie e rivelazioni

Da noi si dice che la robba de campagna
è di Dio e di chi se la magna.
La casa di Ofena è di chi ci ha vissuto.
Il terremoto è di chi lo ha subìto.
Le storie sono di chi me le ha regalate e mie
che le ho prese, e vostre, se le volete ascoltare”

Ingresso libero

Titolo: Yes We Camp - Appunti sul Cratere
Autore/Regista: Alberto Puliafito
Produzione: iK Produzioni (http://www.ikproduzioni.it)

Italia 2009, formato di ripresa HDV, durata 80' circa

"Yes We Camp" prende il nome da una scritta comparsa sul cartellone di un giovane terremotato durante la manifestazione del 16 giugno durante la quale i terremotati chedevano di rivedere il Disegno Legge che avrebbe approvato il Piano C.A.S.E.
Inizia proprio da quella manifestazione in Piazza Montecitorio, prosegue con la fiaccolata del 6 luglio dedicata al ricordo delle vittime, passa attraverso il racconto del G8 e di tutto il mese di agosto 2009 e dei primi giorni del mese di settembre, si chiude nel futuro, all'Aquila, nel 2032. E' il punto di vista di un osservatore esterno che cerca di capire e di raccontare le storie delle persone che fanno parte di una Storia in continua evoluzione. È un insieme di affreschi, senza pretesa di avere la verità in tasca. Un racconto che si apre e si chiude con un punto interrogativo.

"Yes We Camp" è un film in progress, un flusso che racconta storie e cerca di seguire i fatti di cronaca. E' stato realizzato in poco più di un mese e mezzo da Alberto Puliafito, che ha lavorato come filmmaker (girando, intervistando, montando), vissuto in tenda, parlato con gli aquilani, cercato di capire una realtà talmente sfaccettata da indurlo a evitare di raccontare un quadro generale e a dedicarsi, invece, al racconto di storie, affreschi, appunti sul Cratere. E' come una sorta di istant movie ma senza la frenesia dell'istant movie, con un linguaggio a metà fra il documentario e l'inchiesta.

Grazie a questa esperienza e all'esperienza del 3e32, uno dei Comitati Cittadini sorti spontaneamente all'Aquila dopo il 6 aprile, si costituirà un presidio per l'informazione indipendente all'Aquila, per proseguire in questa operazione e per garantire la presenza di qualcuno che possa documentare quel che accade nel Cratere. In questo senso, "Yes We Camp" è solo l'inizio di un percorso che proseguirà nei prossimi mesi.

Interverrà alla proiezione: Alberto Puliafito, giornalista e regista

ALBERTO PULIAFITO
Bio-filmografia
Nato a Torino nel 1978, è giornalista pubblicista dal 2001.
Dal 2000 a oggi, ha lavorato per emittenti televisive nazionali pubbliche e private, in qualità principalmente di regista, assistente alla regia e operatore.
Nel 2006, dall'incontro con il cantautore romano Simone Cristicchi, nasce un sodalizio artistico che porta alla realizzazione dei videoclip dei brani “Ombrelloni” e “Ti regalerò una rosa” (Premio Miglior Videoclip Italiano 2007 – artista uomo) e del documentario “Dall'altra parte del cancello”.
Nel 2007, ha fondato, insieme a Fulvio Nebbia, la società di produzione audiovisiva iK PRODUZIONI, attiva principalmente in produzioni televisive, di videoclip e documentari.

FILMOGRAFIA
documentari e reportage
“Yes we camp”, (HDV, 80', 2009)
“Harmattan”, (HDV, 64', 2008)
“Dall'altra parte del cancello” (DV, 73', 2007)
“Phone Center – Il tamburo moderno” (DV, 60', 2004)

fiction
“Lettere dal Manicomio” (DV, 17', 2007)
“Kandinskij” (DV, 11', 2005)
“Fatalità” (DV, 15', 2003)
“15 ottobre 1582” (DV, 10', 2002)

videoclip e spot
“Ti regalerò una rosa” (DV, 4', 2007), brano di Simone Cristicchi, Sony/BMG
“Nel mio segreto profondo” (DV, 3', 2006), brano di Antonino, Sony/BMG
“Ombrelloni” (DV, 4', 2006), brano di Simone Cristicchi, Sony/BMG

iK Produzioni è una società di produzione indipendente torinese attiva principalmente nel campo della produzione televisiva, di videoclip e di documentari, di formati brevi per il web; si occupa spesso di lavori fortemente orientati al sociale.


mercoledì 14 ottobre 2009

Quentin Tarantino intervistato da Serena Dandini

Settembre 2009 Quentin Tarantino intervistato da Serena Dandini a "Parla con me", parla tra l'altro del suo film 2009: "Bastardi senza gloria"
PRIMA PARTE


SECONDA PARTE

lunedì 12 ottobre 2009

GIORGIO CONTE


Giorgio Conte torna al FolkClub con una formazione che sarebbe piaciuta a Franco: tre chitarre e un contrabbasso! Ecco il suo "Passion quartet" in uno spettacolo che prevede una prima parte tutta strumentale in stile zingaro e una seconda dedicata alle sue più belle canzoni.
Così ci ha risposto Giorgio, quando gli abbiamo chiesto "due righe" sul concerto che farà a ottobre al FolkClub. Ma c'è qualcosa in più: il ritorno di un artista amico e assiduo frequentatore del Folkclub coincide quasi sempre con una occasione particolare e raramente casuale, e questa volta l'occasione è di quelle toste, per il carico emotivo che si porta dietro. L'11 ottobre 2009, infatti, Franco avrebbe compiuto 60 anni, ed era importante e necessario per noi celebrare questa ricorrenza con un amico, con un artista che Franco stimava al 100% e annoverava tra i grandi: chi meglio di Giorgio?
E allora siamo andati anche a recuperare le parole con cui Franco nel 2004 presentava uno degli innumerevoli concerti di Giorgio al FolkClub, eccole: E' importante sottolineare la linearità di un artista che sa ben gestire la propria evoluzione. Attento innanzitutto a mantenere inalterato l'inconfondibile e originale suo approccio con la difficile canzone d'autore e in particolare con un pubblico piuttosto esigente. Un dosato e delicato equilibrio che l'artista, sornione come un soriano navigato, saggiamente sa gestire. Il pubblico, preso per mano, viaggia tra le colline del Piemonte, alternando scorci di sopravvissuti microcosmi contadini ed ecologiche atmosfere caserecce alle dure e macroscopiche contraddizioni e contrapposizioni di una realtà cittadina. Una vita sana a misura di uomo antico è il messaggio di Giorgio, che intercala sapori e profumi tradizionali a forti emozioni, monotone funzioni domestiche a improbabili ma tonificanti sogni e voli pindarici, nostalgici e gustosi ricordi felliniani di una infanzia in provincia e il cortese rifiuto dei ritmi convulsi e frastornanti di una vita di conquiste a gomitate.
Una serata che fa bene alla mente e ristora i nostri mortificati sensi.
Al Folkclub, accanto a Giorgio (qui ritratto con Franco in occasione della presentazione del libro FolkClub) e alla sua chitarra, Lorenzo Marino e Tommaso Conte alle chitarre e Francesco Baucia al contrabbasso.

LODO ALFANO

lunedì 5 ottobre 2009

Rosso Rustico Amaro Trio



Concerto del Rosso Rustico Amaro Trio

Domenico Castaldo voce e percussioni
Paolo Moreschi chitarre e voce
Fabio Rosso fisarmonica

E’ uno spettacolo musicale dove la ricerca sul canto e sulla musica di Castaldo prende la forma di concerto: è un concerto narrazione, un concerto poesia. Parole e note prendono nello spazio una forma attraverso il suono e la voce e si manifestano con passo danzante e scandite da immagini. E’ un giro di canti, canzoni e poesie elaborati nel corso di più di dieci anni di prove, incontri, concerti, e che da tempo è diventato il repertorio di tre musicanti seduti con in braccio gli strumenti.