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mentono sapendo di mentine

martedì 21 luglio 2009

EL GRIO

Sono un Acchiappasogni mani troppo fragili e Cuore troppo lento.Sulla Cima di un 8000 cè il Silenzio.Un Silenzio che lascia spazio solo al battito del Cuore, al respiro affannoso, a te stesso.Il Mondo è troppo rumoroso sono una ricercatrice del Silenzio.
Semplicemente El Grio.

12 LUGLIO 2009

Ciao a tutti sono El Grio dal campo base del K2 dove sono venuta a trovare Gerlinde e a sentire un po´come sono le previsioni.

Io e Gandalf il 6 e 7 Luglio abbiamo passato un po´di tempo al Campo 2 a 6300 metri. Dopo le nevicate e´arrivato il vento molto forte 100 km/h a 8000m sembra quindi difficile al momento salire, speriamo che nei prossimi giorni cali , ci sono buone speranze che questo accada.
Dal campo 3 a 7100 al colle a 7800m ce´un traverso dove si raccoli molta neve quindi e difficile salire dal colle in poi, in cresta la situazione e´migliore e si procede piu´ veloce.
Noi non ci arrendiamo di certo abbiamo ancora un po´di tempo e la pazienza non manca.
Chi l´ha dura la vince.
La Cima e´ li che ci guarda severa e ci fa capire ancora una volta che non esistono 8000 semplici esistono solo condizioni piu´o meno buone per la scalata.
Un bacio a tutti dal Grio e grazie a tutti gli Angeli che mi aspettano a casa.

giovedì 2 luglio 2009

"Etekaf", lo sciopero islamico Così ci fermeremo secondo le regole


Dal 6 all'8 luglio, la protesta iraniana contro il voto darà vita all'astensione dal lavoro
Ma lo farà rispettando tempi e modi della legge. I centri di raccolta saranno le moschee"Etekaf", lo sciopero islamico
Così ci fermeremo secondo le regoleGli scioperanti digiuneranno dall'alba al tramonto come durante il Ramadan
di FATEMEH KARIMI

Dal sito di Repubblica

Fatemeh Karimi è una studentessa iraniana che, come tanti altri, sta vivendo questi giorni di paura, rabbia ed emozioni. Giorno per giorno, riferisce sul nostro sito quello che vede e sente, quello che vedono e sentono i suoi amici. Fatemeh scrive anche sul sito "AgendaComunicazione.it" che da tempo si occupa dei temi dell'informazione e che dà molta attenzione alla vicenda iraniana.

TEHERAN - Non è facile fare uscire questi pensieri e queste notizie, non è facile nemmeno comunicare tra noi. Non è opportuno uscire di casa: ci sono guardie armate ovunque. Si cerca chiunque abbia anche solo l'aspetto di essere potenzialmente un nemico del regime. Il rischio è di essere coinvolti in sparatorie o pestaggi. Bisogna stare attenti a tenere in mano il proprio telefonino oppure una macchina fotografica.

Lo sciopero islamico. Ieri, dopo la pubblicazione nel web del nono comunicato del nostro Presidente Mira Hossein Mousavi, tra gli amici rincuorati, è iniziato il dibattito - di persona e attraverso i blog - sul programma dei prossimi giorni.

Mi sono esaltata sia per il comunicato sia per le affermazioni di sdegno dell'ex presidente Mohhamad Khatami. Ci hanno dato nuove speranze e nuove energie per continuare nonostante tutte le repressioni e le brutalità che stanno compiendo in questi giorni di sangue.

Alla fine, vista la difficoltà di manifestare per le strade, si è deciso di organizzare, l'Etekaf, lo sciopero verde islamico, in tutto l'Iran nei giorni consentiti dalla legge islamica dal 15 al 17 Tir, secondo il calendario persiano e dal 13 al 15 del mese di Rajab per quello arabo (dal 6 all'8 luglio per il vostro). "Ogni azione non deve essere contro le leggi islamiche": questo dobbiamo ricordarci. Quindi i giorni consentiti per lo sciopero sono gli ultimi dieci del mese del Ramadan e quelli "bianchi" del mese di Rajab: così non infrangiamo né il diritto Coranico né le leggi della Repubblica .

Dunque la protesta va avanti con le manifestazioni indette per giovedì 2 (oggi) e 9 luglio. Cosa faremo? Oltre a gridare "Allaho Akbar" tutte le sere dai tetti delle case, scriveremo sulle banconote, ritireremo i soldi e chiuderemo i nostri conti nelle banche statali, inoltre continueremo il boicottaggio dei prodotti pubblicizzati dalle Tv di stato.

Lo "sciopero islamico" si attua con precise modalità. Anche perché, così, non può essere vietato. I partecipanti devono fermarsi dalle loro attività quotidiane e quindi non vanno a lavorare. L'Etekaf deve avere dietro un pensiero (fioretto) preciso, con un fine predeterminato. Gli scioperanti si recano nelle moschee che diventano, così, il centro dello sciopero. In questo caso il comunicato raccomanda di andare al Mausoleo dell'Imam Khomeini, oltre che in tutte le altre moschee del Paese.

L'Etekaf non deve durare meno di tre giorni e i partecipanti non devono lasciare la propria postazione nella moschea scelta: si può anche partecipare restando a casa. L'importante è astenersi dalle attività e pensare all'obiettivo dello sciopero.

I partecipanti devono inoltre digiunare durante i tre giorni come nel mese di Ramadan, perciò non si deve bere e mangiare dall'alba al tramonto.

Questa è stata una grande idea secondo me, molto intelligente, visto che ci consente di protestare legalmente, rimanendo in quel "rispetto delle regole" più volte affermato dal nostro Presidente Mir Hossein Mousavi.

Picchiato perché aveva la macchina fotografica. Un mio caro amico, assieme ad altri suoi amici, stava passeggiando e aveva una piccola macchina fotografica in mano: non stava scattando, non stava facendo niente. Senza alcun motivo, un gruppo di poliziotti, lui non ricorda bene chi fossero, li ha inseguiti: gli altri sono riusciti a scappare, ma lui è stato preso. Lo hanno massacrato di botte. In qualche modo è arrivato in ospedale, gli hanno fatto una Tac al cranio. Ha la schiena distrutta dalle manganellate, ma quando l'ho chiamato mi ha detto che continuerà a partecipare alle manifestazioni e che con questo non l'hanno intimidito.

Mi piange il cuore e mi chiedo il perché: non siamo giovani anche noi? Perché non abbiamo il diritto di un'esistenza normale come tanti altri? Questa non è vita, ormai qualcosa si è spezzato per sempre, non riusciranno più a farci stare buoni come vogliono loro.

In qualsiasi modo inventandoci forme di protesta continueremo la nostra protesta pacifica. Da ieri si possono utilizzare nuovamente gli sms: hanno levato il filtro, ma noi non vogliamo più usarli per creare un danno economico al governo; ma sul web qualcuno ha proposto invece di utilizzarli per una nuova forma di protesta: su questo ho scritto un nuovo articolo per l'Agenda News
(2 luglio 2009)

''United for Neda''(2 luglio 2009)

La clip firmata da Mams Taylor, rapper anglo-iraniana e Sheila Vosough, attrice persiana Le immagini girate interamente con il telefonino durante le proteste dei giorni scorsi: "Non dimenticatevi dell'Iran e della sua battaglia per la libertà".
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