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mentono sapendo di mentine

martedì 25 marzo 2008

Novara

Novara divenne municipium con Giulio Cesare e fu in epoca imperiale uno dei comuni più fiorenti dell’Italia settentrionale.
A questo periodo risalgono i numerosi reperti collocati presso i Musei Civici ed il Museo Lapidario, come pure le tracce della cinta muraria, ascrivibili al I sec. a. C., ancora conservate nella maglia urbana attuale, come quelle visibili in piazza Cavour. Le mura sono realizzate ad opus mixtum con ciottoli fluviali interi legati tra loro con malta alternati a basse fasce orizzontali di mattoni, secondo un modello costruttivo molto comune a quel tempo nell’Italia settentrionale.

La Basilica di San Gaudenzio e la Cupola Antonelliana
Il progetto della basilica novarese fu affidato all’architetto Pellegrino Pellegrini, detto il Tibaldi; i lavori ebbero inizio nel 1577, e furono completati nel 1659. All’interno, nello scurolo di Francesco Castelli, è custodito il corpo di S. Gaudenzio, patrono della città, mentre nella cappella della Natività è conservato un famoso polittico di Gaudenzio Ferrari (1516 ca.). All’esterno sorgono il campanile settecentesco di Benedetto Alfieri e la cupola di Alessandro Antonelli (1844 - 88), su cui svetta dal 1878 la statua del Salvatore, opera dello scultore Pietro Zucchi.
La Chiesa di San Marco (1607 – 1614)
L’ edificio fu costruito su progetto di Lorenzo Binaghi per i Padri Barnabiti nel luogo dove già sorgeva la chiesetta di San Marco. Fu il Vescovo Bascapè a porre la prima pietra nel 1607. La Chiesa è costituita da un’unica navata, sulla quale si aprono sei cappelle laterali, con cupola a base rettangolare. All’interno numerose opere dei secoli XVII e XVIII. Degni di particolare attenzione, per la raffinatezza d’intaglio e per la complessità compositiva, sono i confessionali ed il pulpito.

Il Broletto e il Museo Civico Novarese
Il complesso del Broletto è costituito da quattro edifici sorti in epoche diverse che propongono elementi architettonici, decorativi ed artistici disomogenei tra loro. Trovano qui sede il Palazzo dell’Arengo del XIII sec., il Palazzo del Podestà (fine XIV.– inizio del XV sec.), il Palazzetto dei Paratici (XIII sec.) con l’antistante loggetta settecentesca, ed infine il Palazzo della Referendaria (fine XIV-inizio XV sec.). Attualmente all’interno del Broletto sono conservate del Museo Novarese la sezione archeologica, con reperti locali, e la sezione storico-artistica, con opere che vanno dal Medioevo all’Ottocento.

Le Mura romane
Novara divenne municipium con Giulio Cesare e fu in epoca imperiale uno dei comuni più fiorenti dell’Italia settentrionale. A questo periodo risalgono i numerosi reperti collocati presso i Musei Civici ed il Museo Lapidario, come pure le tracce della cinta muraria, ascrivibili al I sec. a. C., ancora conservate nella maglia urbana attuale, come quelle visibili in piazza Cavour. Le mura sono realizzate ad opus mixtum con ciottoli fluviali interi legati tra loro con malta alternati a basse fasce orizzontali di mattoni, secondo un modello costruttivo molto comune a quel tempo nell’Italia settentrionale.

Il Duomo Neoclassico e la Cappella di San Siro
L’attuale struttura del Duomo risale alla seconda metà dell’Ottocento, costruita in stile neoclassico su progetto di Alessandro Antonelli. La parte più antica, e la sola che si è conservata del precedente Duomo romanico, è il pavimento a mosaico del presbiterio. Decora la navata centrale una serie di nove arazzi fiamminghi intessuti intorno al 1565 che narrano gli episodi della vita di Salomone.
Fra i dipinti ricordiamo le opere di Bernardino Lanino e Lo sposalizio mistico di S. Caterina di Gaudenzio Ferrari. Attigua alla sacrestia si trova la Cappella di San Siro, edificata nella seconda metà del XII sec. come oratorio privato del vescovo. Sulle tre pareti dell’aula sono raffigurate scene della vita di S. Siro e sulla volta il Cristo in Maestà, entrambi del XII sec.; sulla parete ad est si trova una Crocifissione dei primi del XIV sec
La Canonica
Il chiostro della Canonica raccoglie alcune epigrafi, lapidi, are e sarcofagi di grande interesse archeologico. Tra i reperti di maggiore interesse, segnaliamo la stele di Appia Faventina (I sec. d.C.), l’iscrizione celtica (metà II sec. a.C.) ed il Rilievo della Nave, bassorilievo in marmo murato in parete alla XXV arcata del chiostro.

Il Battistero
L’edificio paleocristiano, che sorge di fronte al Duomo, risale al IV-V sec. d.C. ed è il monumento più antico della città. All’interno del battistero, a base ottagonale, si alternano cappelle rettangolari e semicircolari; sono visibili antichi affreschi che illustrano scene dell’Apocalisse (sec. XI) e del Giudizio Universale (sec. XV).

Il Teatro CocciaIl teatro, inaugurato nel 1888, sorge nella zona dove già esisteva un teatro più antico, ma non ritenuto idoneo in relazione alle mutate esigenze della città. La facciata principale presenta aperture e paraste, ed i lati est, sud e ovest sviluppano un ampio portico architravato retto da colonne in granito. Internamente la sala è a ferro di cavallo, a quattro ordini che si concludono con la galleria. I palchi sono sorretti da colonnine in ghisa e sono decorati da cigni dorati. Questo monumento testimonia la grande tradizione musicale, vanto della città di Novara.

Il Castello Visconteo – Sforzesco
Nel 1357, durante il dominio di Galeazzo Visconti, fu eretto il castello sull’area dove già sorgeva una precedente fortificazione duecentesca. Ma è a partire dal 1472, con un radicale intervento di restauro, che il castello ebbe una ristrutturazione integrale per opera dell’architetto Bartolomeo Gadio, arrivando così all’aspetto definitivo austero e massiccio che tuttora conserva

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