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mentono sapendo di mentine

venerdì 19 marzo 2010

IL TRENO DEI MIGRANTI


LA MOSTRA
Il Novecento è una storia ricca di viaggi della speranza, di frontiere attraversate da uomini e donne alla ricerca di una vita migliore. Viaggi, transiti, permanenze hanno generato una grande ricchezza di tracce storiche, letterarie, fotografiche e cinematografiche. La finalità è didattica e pedagogica insieme, perciò l'ampiezza degli strumenti utilizzati, dalla fotografia, al video, alla multimedialità sino al contributo delle arti teatrali, musicali, cinematografiche e visive, intendono offrire continui stimoli proponendo ai visitatori più che una esposizione una suggestiva esperienza emozionale.

Il percorso è diviso in tre sezioni:
1) Emigrazione italiana e pugliese negli USA (dal 1900 al 1927);
2) Emigrazione pugliese in Europa e nord Italia (dal 1946 al 1976);
3) Immigrazione in Puglia.

Il treno si fermerà nelle seguenti stazioni ferroviarie:
» Lecce - 20,21,22, 23, 24 febbraio
» Brindisi Centrale - 25,26,27,28 febbraio
» Taranto - 1,2,3,4 marzo
» Bari Centrale - dal 5 al 11 marzo
» Foggia - 12,13,14, 15 marzo
» Torino Porta Nuova - 18,19,20,21 marzo

Orario di apertura: dalle 9 alle 18 (ultimo ingresso ore 17.30)
L'ingresso alla mostra è gratuito.

Le voci narranti degli attori pugliesi Michele Placido, Sergio Rubini, Mario Perrotta e Cosimo Cinieri, seguono il percorso dei visitatori lungo l’esposizione. Sono state selezionate più di 300 fotografie provenienti da musei, archivi storici, istituti, fondazioni, affiancate da opere di grandi fotografi e fotoreporter internazionali. La documentazione fotografica è arricchita da una ricerca video grazie alla partecipazione di Teche RAI e dell’Istituto Luce. Uno spazio per ogni sezione è destinato al cinema, attraverso videoclip con la sequenza di brevi ma significative scene inserite nel percorso della mostra come finestra sull’immaginario prodotto dal cinema rispetto all’illustrazione documentaria offerta dal percorso espositivo. Un contributo dell'arte visiva dagli artisti albanesi Andrian Paci, Alfred "Milot" Mirashi , Parlind Prelashi, Artan Shabani arrivati in Italia con le carrette del mare negli anni Novanta e oggi importanti artisti internazionali di arte contemporanea. Il valore aggiunto sono i testimoni diretti, i migranti, coloro che sono dovuti partire, che raccontano l’emigrazione per averla vissuta sulla propria pelle e che rappresentano un importante contributo umano ed emotivo.

Migrazione significa soprattutto spostamento. Per questa ragione la mostra sarà allestita all'interno di 12 carri merce che si trasformeranno in una grande galleria multimediale: il treno è uno dei segni simbolo della nostra migrazione, utilizzato da milioni di pugliesi per raggingere il porto di Napoli agli inizi del secolo da dove partivano i bastimenti per le Americhe, e nel dopoguerra per raggiungere il Belgio, la Francia, la Germania, la Svizzera.

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