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mentono sapendo di mentine

giovedì 9 giugno 2011

BELLA GENTE D'APPENNINO



«All’origine di tutto ciò che posseggo c’è l’alfabeto. L’abbecedario su cui imparai a scrivere e leggere: A come albero, B come barca, C come casa, D come dono... dono e destino. Appena prima avevo imparato a tracciare, con mano sicura, gesti antichi: aste, croci, tondi, quadri. Segni e simboli. La parola scritta, la lettura sillabante, lo studio. Sapere e fare. Ricchezza del conversare. Non ho speso bene i miei giorni. Molti li ho sciupati, di molti sono stato spettatore. Troppi li ho macerati, estenuanti, in una sequela di tensioni senza soddisfazione; in guerra con tutto e con me stesso. Me ne sono liberato, a volte con fatica sempre con sollievo».

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