a
mentono sapendo di mentine
venerdì 18 febbraio 2011
18 mila giorni. Il Pitone
Riflessioni personali e epocali di un uomo che, dopo diciottomila giorni di vita, ovvero a cinquant’anni, perde il proprio lavoro e scopre come siano mutate radicalmente le prospettive e le aspettative sociali in Italia, da un’epoca in cui il lavoro era un diritto e un elemento fondante dell’umana dignità, al trionfo dell’odierno precariato, divenuto forma più o meno palese di ricatto sociale. Protagonisti di 18mila giorni Giuseppe Battiston, pluripremiato attore di cinema e teatro, (recentissimo il Premio Ubu come miglior attore italiano per Orson Welles’ Roast) insieme al cantautore Gianmaria Testa comporrà brani inediti appositamente per lo spettacolo basato su un testo dello scrittore torinese Andrea Bajani.La perdita del lavoro, accompagnata dalla perdita di identità, è qualcosa di vergognoso, un’umiliazione nei confronti della famiglia, dei vicini e del mondo che ti circonda. Il protagonista, disoccupato, è ridicolo; non riesce a rialzarsi dai colpi subiti da una società cinica, volubile e consumistica che butta via tutto ciò che non rende più.
Questo è l’argomento che ci ha coinvolto tutti quanti.
Fa un certo effetto pensare che “18 mila giorni” corrispondono a 50 anni, un’età che non dà nessuna certezza per il futuro, e che, anzi, rappresenta un impedimento. Le carriere in transito prendono il sopravvento. Perdere tutto in un pomeriggio, lavoro, moglie e figlio, è un paradosso quotidiano, può capitare a chiunque. Con il teatro e la musica e con la speranza che questo mondo che sembra essere immutabile possa essere cambiato, noi affronteremo e racconteremo questa storia.
Etichette:
andrea bajani,
giammaria testa,
giuseppe battiston,
lavoro,
precariato,
Teatro,
teatro carignano,
torino
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento