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mentono sapendo di mentine

venerdì 21 maggio 2010

Santoro parla di Santoro

Michele Santoro risponde in diretta a chi l'ha criticato per l'accordo con la Rai che scioglie il suo contratto. Polemiche con il Cda dell'azienda, attacchi a Repubblica, Corriere e Stampa. Rinfaccia a Berlusconi l'editto bulgaro e contesta allo stesso modo maggioranza e opposizione: "Annozero deve essere considerata la perla del servizio pubblico". E sulla sua buonuscita parla di "attacchi ipocriti". Ecco il suo intervento d'apertura ad Annozero

mercoledì 19 maggio 2010


Il regista iraniano Abbas Kiarostami ha voluto cominciare il suo incontro con la stampa al Festival di Cannes chiedendo la libertà del collega e compatriota Jafar Panahi, inprigionato in Iran dal marzo scorso e per questo assente nella giuria di Cannes dove era stato invitato. "Non posso capire come un film possa essere un delitto e ancor di meno un film che non è ancora stato fatto", ha detto Kiarostami, che presenta in concorso 'Copia Conforme'.
Il cineasta ha raccontato che giusto poco prima dell'incontro con la stampa ha ricevuto una chiamata dalla moglie di Panahi, con cui alla fine non ha potutto parlare. Kiarostami ha detto che sperava fossero buone notizie e che sarebbe un buon segnale se Panahi fosse liberato oggi. Invece, una giornalista accreditata al festival ha preso la parola per spiegare che la novità della situazione di Panahi è che il regista de 'Il cerchio' ha iniziato uno sciopero della fame a oltranza che non è stato però confermato da altre fonti.
Juliette Binoche, che affiancava Kiarostami nella conferenza stampa si è emozionata e non ha potuto trattenere le lacrime. Ma quando i fotografi hanno cominciato a scattare flash, l'attrice ha fatto segno con la mano di fermarsi e le macchine fotografiche sono state abbassate.

Perchè mi accorgo che morire adesso non serve


Diaz, condannati i vertici della polizia


GENOVA - I giudici della Terza sezione della Corte d'Appello di Genova hanno ribaltato la sentenza di primo grado 1 per i disordini e l'irruzione alla scuola Diaz del luglio 2001 a Genova. Tutti i vertici della polizia che erano stati assolti hanno subito condanne comprese tra 3 anni e 8 mesi e 4 anni unitamente all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel complesso le pene superano gli 85 anni. In totale sono stati condannati 25 imputati sui 27.

Il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri è stato condannato a quattro anni, l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque anni, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi (oggi all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l'ex vicecapo dello Sco Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.
Altri due dirigenti della Polizia, Pietro Troiani e Michele Burgio, accusati di aver portato le molotov nella scuola, sono stati condannati a tre anni e nove mesi. Non sono stati dichiarati prescritti i falsi ideologici e alcuni episodi di lesioni gravi. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati di lesioni lievi, calunnie e arresti illegali. Per i 13 poliziotti condannati in primo grado le pene sono state inasprite.

Il procuratore generale, Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. In primo grado furono condannati 13 imputati e ne furono assolti 16, tutti i vertici della catena di comando. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini avevano chiesto in primo grado 29 condanne per un ammontare complessivo di 109 anni e nove mesi di carcere. In primo grado furono assolti Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e oggi capo dell'Antiterrorismo, Giovanni Luperi; Gilberto Caldarozzi e Spartaco Mortola.

dal sito di Repubblica

IL DISPOSITIVO DELLA SENTENZA

domenica 2 maggio 2010

Tavagnasco Rock


A due passi dal cuore d'Europa, dove francesi, italiani e tedeschi con le loro culture s'incontrano, c'è Tavagnasco, un bel paese di campagna, piccolo (ottocento anime) e tranquillo, adagiato in un angolo di Canavese, a un passo dalla Valle d'Aosta.
Qui opera l'associazione Spazio Futuro, attiva dal giugno 1983, la quale, con l'apporto dell'inventiva e dell'attività dei suoi soci, si è prefissata l'obiettivo di contribuire allo sviluppo culturale e turistico della zona, mettendo particolare cura nella divulgazione della musica.


L'associazione, legalmente riconosciuta e senza scopo di lucro, dal 1990 organizza Tavagnasco Rock, festival musicale che offre a giovani gruppi emergenti provenienti da tutta Italia l'occasione di presentarsi all'attenzione di un vasto pubblico. La scelta dei partecipanti avviene in base ad una selezione nazionale. Il programma è completato ogni sera da artisti ospiti già affermati sulla scena italiana o internazionale.

Caratteristica di Tavagnasco Rock è l'organizzazione, i cui componenti - impegnati nelle mansioni più diverse - sono tutti volontari, appassionati di musica, che disinteressatamente offrono ciascuno la propria competenza, affinché l'evento si realizzi. Nei giorni del festival, fra volontari e musicisti nasce naturalmente un'intesa, nel nome del comune amore della musica e della voglia di festa: è l'atmosfera tipica di Tavagnasco Rock, ricordata da tutti i partecipanti anche a distanza di tempo e sempre percepita anche dal pubblico